Metodo nelle artiterapie
L’ arteterapia è una disciplina composita che si avvale di numerosi apporti: la filosofia, la didattica, l’antropologia, la psicoanalisi.
La capacità del suono, dell’immagine, del gesto, di poter dire, di poter comunicare, ci proietta in una dimensione profonda in cui ritmo, timbro, melodia, colore, movimento possono esplicitare memorie profonde ed aprire nuove prospettive all’essere in relazione con il mondo.
L’arteterapia è fondata essenzialmente sull’uso del non verbale, attraverso cui è possibile favorire l’integrazione e l’armonizzazione dell’io del paziente. La tecnica arteterapeutica facilita l’attuazione di progetti d’integrazione spaziale, temporale, e sociale dell’individuo, attraverso strategie di armonizzazione della struttura funzionale dell’handicap, per mezzo dell’impiego del parametro musicale/artistico; tale armonizzazione viene perseguita con un lavoro di sintonizzazioni affettive, le quali sono possibili e facilitate grazie a strategie specifiche della comunicazione non verbale.
Il nostro approccio alle artiterapie è filosofico-artistico: ciò significa che viene privilegiata una dimensione fenomenologica della dinamica gruppale. Questo permette di creare una condivisione autentica del percorso che vede la sperimentazione delle seguenti attività: musica, arte visivo-plastica, danza, teatro, scrittura creativa.
L’approccio psicoanalitico-filosofico consiste sia nell’uso di categorie e strategie del counseling, sia nell’approfondimento della lettura freudiana del procedimento artistico e musicale.
Usiamo in modo integrato i vari mezzi artistici, arte, musica, espressione corporea per incrementare il benessere della persona.
Nell’arteterapia a orientamento filosofico Cre(t)a, prediligiamo lavorare con materiali naturali o di riciclo. Questo è per noi fondamentale per poter recuperare una dimensione autentica della creatività. La riflessione teorica su ciò che usiamo, vediamo, tocchiamo ogni giorno scaturisce dal percorso arteterapeutico: questa riflessione porta a nuovi interrogativi, a ridurre l’inessenziale, a rallentare il ritmo delle giornate in una forma contemplativa nuova.
Il metodo Cre(t)a è l’esclusivo metodo sincretico nelle artiterapie.
I nostri percorsi, sia workshop sia il corso residenziale Cre(t)a, hanno come traccia tematica elementi naturali, che vengono poi usati nella fase applicativa.
dal 2016 Cre(t)a è marchio registrato presso la Camera di Commercio di Genova, numero deposito: 302016000032427
Metodo nel Counseling
Il Counselor è una professione in espansione negli ultimi decenni: persone che provano disagio, o hanno problemi personali, affettivi o emotivi e desiderano fare chiarezza per elaborare le proprie motivazioni al cambiamento, si rivolgono a questa figura.
Il Counselor opera in tempi brevi e non prescrive diagnosi o terapie: non è figura sanitaria, come scritto nella legge 4/2013, legge che regola la professione.
Il Counseling è diffuso in vari ambiti: dalla scuola, alle aziende, dagli studi privati all’ambito cooperativo.
Varie sono le scuole e gli indirizzi: il Grief Counseling riguarda in particolare il supporto per le persone che hanno subito una perdita, stanno vivendo un lutto o una separazione.
“L’obiettivo del counseling per il lutto è quello di aiutare il soggetto a risolvere le questioni in sospeso con il defunto, che complicano il cordoglio. Secondo Worden (2002), il counseling persegue alcuni obiettivi specifici che corrispondono ai quattro compiti del lavoro del lutto: 1. accettare la realtà della perdita; 2. aiutare a gestire le emozioni del lutto; 3. superare i vari ostacoli che si oppongono alla riorganizzazione finale; 4. trovare un modo per ricordare il defunto, sentendosi, allo stesso tempo, a proprio agio nella vita attuale.” (A. Onofri)
Il nostro approccio consiste nel Counseling integrato, nell’intreccio tra il Counseling umanistico-esistenzialista (Minkowski, Binswanger), il Counseling a orientamento psicodinamico (Klein, Stern, Bion), e il Counseling filosofico (Achenbach, Brenifier).